Manifesto

Umbria Next pone attenzione in maniera particolare ai problemi della sanità umbra e delle professionalità mediche e sanitarie, lavorando a stretto contatto con i territori, le ASL e le aziende ospedaliere.

Per Umbria Next costruire delle buone politiche familiari, significa anche creare i presupposti per un rilancio del lavoro, dei consumi e dell’economia reale, soprattutto in territori economicamente depressi come il nostro. L’impegno mira a valorizzare il lavoro e le attività delle piccole e medie imprese umbre, chiedendo conto della crisi di alcune aziende storiche che per decenni hanno generato ricchezza, spronando chi ci governa a dedicare un’attenzione primaria al destino delle famiglie che hanno perso la propria fonte di reddito.

La nostra regione, conosciuta come il “cuore verde d’Italia”, sta subendo silenziosamente un duro attacco all’ambiente. Dall’impiego non sempre attentamente regolamentato e controllato dei fito-farmaci (sostanze chimiche utilizzate in agricoltura) che generano delle emissioni ambientali pericolose, all’inquinamento delle acque del Trasimeno, allo sversamento dei rifiuti nelle discariche attive in alcune città della nostra regione. Umbria Next ha cercato di dialogare con tutte le realtà territoriali e le istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente, per prevenire il rischio di disastri ambientali.

Il nostro territorio possiede delle ricchezze delle quali dovremmo avere maggiore consapevolezza, costellato com’è da arte, cultura millenaria, da una identità cristiana forte, da bellezze paesaggistiche e naturali che nulla hanno da invidiare ad altre regioni. Non ultimo il settore enogastronomico. La vastità dell’offerta si scontra con una povertà di politiche di sviluppo territoriale, che dovrebbero prevedere una rete di servizi più efficienti tanto per i turisti che per i cittadini residenti. Una buona occasione è stata il finanziamento per lo sviluppo delle tre aree interne (sud-est orvietano, nord-est e Valnerina), ma i  progetti presentati hanno due debolezze di fondo: l’autoreferenzialità delle proposte e un basso incentivo alla permanenza in questi territori. Umbria Next si impegna a dare evidenza all’uso poco efficace di questa linea di finanziamento proveniente dall’Europa, sollecitando un programma strategico più idoneo alle concrete necessità di sviluppo.